Autore
Carlo Baiamonte vive e lavora a Palermo. Insegna Filosofia e Scienze Umane all’Istituto Regina Margherita di Palermo. Si è laureato in Filosofia nel 1993 con un piano di studi orientato nel versante della filosofia della scienza e del linguaggio. Si è occupato a lungo di ricerca, progettazione e programmazione dei servizi socio-sanitari svolgendo attività di consulenza nel terzo settore e negli enti locali, in particolare nella valutazione della qualità. E’ giornalista pubblicista, ha collaborato con la rivista Prometheus come responsabile della sezione scienze sociali ed ha svolto sino al 2013 l’incarico di direttore responsabile di Medeu.it, quotidiano di informazione socio-sanitaria. Ha svolto incarichi di coordinamento uffici stampa con CittadinanzAttiva-Tribunale dei diritti del malato Sicilia. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni con contributi saggistici in ambito di sociologia della comunicazione, tra cui il saggio Pandemia oltre la notizia, edito da Trinacria edizioni. Nel 2018 pubblica con People&humanities il saggio fotografico "Nel segno di Palermo", nel 2019 con Giusy Tarantino "Di moka in moka. Storie di donne davanti a un caffè" pubblicato da Edizioni Ex Libris.
Autore
Carlo nasce a Palermo nel 1967, il 9 Febbraio e pesa 4.850 grammi. L’infanzia è buona, la famiglia affettuosa e regolare. Si gioca per strada perché i vicini ancora ‘ti guardano’. Il quartiere è nella periferia est di Palermo, è ad alta densità mafiosa ed alcuni suoi compagni di scuola media finiranno male, diventando spacciatori o familiarizzando con la criminalità organizzata al punto da realizzare l’obiettivo del 41Bis. Nel ’93, dopo un anno di giurisprudenza, uno di servizio di leva in una base nato con l’aggravante di essersi reso responsabile con alcuni avieri della scritta 800A su un ultraleggero libico sottosequestro, si laurea in filosofia con il massimo dei voti e una tesi sul tema ‘La filosofia come archeologia in M. Foucault’. Nel ’96 comincia a collaborare con diverse testate e non diventa ricco ma solo giornalista pubblicista con tessera dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti rilasciata (niente di meno che) nella capitale con il N. 101024. Nel frattempo fa l’esattore nel campo delle polizze vita in una zona popolare di Palermo ed accompagna gruppi di anziani a San Giovanni Rotondo. Si occuperà di giornalismo socio-sanitario fondando con un gruppo di amici nel 2007 il quotidiano on line Medeu.it, esperienza che si protrarrà sino al 2011 generando un attaccamento ingiustificato verso l’idea che si possa fare informazione onesta guardando alla maggior parte delle persone che sbarcano il lunario senza la colonna sonora dei Pink Floyd. Nel ’96 si sposa, nel ‘99 nasce il primo figlio, nel 2005 il secondo. Queste tre cose sono le migliori che potevano accadergli. Al suo attivo molti articoli per diversi giornali on line, diverse inchieste a Palermo, un saggio di sociologia della comunicazione sulla Pandemia e una simpatia verso i complottisti che quasi mai prende sul serio. E’ anche un appassionato di fotografia. Non si può in questa sede dimenticare che dal 2007, dopo nove anni di precariato, ottiene il ruolo nei licei insegnando filosofia e scienze umane con discreto successo tra gli alunni che ha prevalentemente promosso con voti alti. Credeva molto nella sinistra e nell’amicizia. Oggi crede molto nella necessità di coltivare l’amicizia. Il suo aforisma preferito: ‘Tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è sleale’ ispirato ad Hegel con il quale intrattiene ancora una relazione di odio profondo.