Penna in Buca: Manchi (Rubrica di Viviana Stiscia).
Resterò qui ad aspettarti per contemplare le tue sempre cangianti forme
Sentirti a pochi passi, sapendo di non poterti avere, è strazio per me. Frutto proibito, moltiplicatore di desiderio e dolore d'astinenza. Esco che è appena giorno ed il profumo del pane caldo mi racconta di te. E non mi importano i tuoi tanti anni, tu resti bella, sinuosa come un nastro e profumata come allora.
Lo so che mi diresti che sei da prendere col cucchiaino, ormai, ma io farei coppa delle mie mani per contenerti. Lo so che la bella stagione sciupa lo splendore di te vestita d'inverno. Ma io resterò qui ad aspettarti per contemplare le tue sempre cangianti forme entro quegli abiti bizzarri e trasparenti, sotto quel candido cappellino che ami tanto.
Ceder vorrei al desiderio! Oh, se solo tu movessi un passo, se i tuoi baci non fossero velenoso nettare per me, correrei giù per le scale a risentir nel pane il tuo profumo e, fetta dopo fetta, lo spalmerei di te, Nutella mia!
Viviana Stiscia (*)
(*) Nata nel 1960, due giorni dopo Fiorello – saperlo la fa sentire più giovane – mai cresciuta, ancora in vita, sempre pronta a raccontare di questa aneddoti dolceamari, tanto veri quanto buffi. Ma anche amori, sogni, flussi di coscienza, mondi reali solo in un tempo che non c’è. Insegnante di filosofia e psicopedagogista, ma questo è soltanto ciò che fa, non ciò che è, e non ama si confondano le cose. Essere stata precaria ha forgiato la sua personalità al punto tale che ogni forma di stabilità la spaventa, tanto quanto l’anela. Madre di Alessandro, dedica a lui ogni attimo, ogni parola che, d’ora in poi, sussurrerà ai vostri occhi, se solo lo vorrete.
Foto: Viviana Stiscia fotografata da Giusy Tarantino