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Newbookclub: scrittura e socialità (on the road)

Newbookclub: scrittura e socialità (on the road)

NewbookClub è  un laboratorio esperienziale di scrittura e comunità giovanile. Ne parliamo con Alessio Castiglione, ideatore del progetto a Palermo

Quando nasce newbookclub e qual è la genesi di questo progetto?

Siamo partiti dal centro aggregativo Acchiappasogni, poi ci siamo inseriti all’interno del centro Tau, in un contesto di attività rivolte ai minori di un quartiere di Palermo.  Newbookclub inizialmente viene sperimentato come una strategie per aggregazione dei ragazzi poi, nel tempo, si è trasformato in una vera e propria esperienza di laboratorio di scrittura e di comunità.

Chi partecipa al Newbook? Il vostro pubblico nel tempo si è definito e selezionato?

Il newbook è un progetto di promozione giovanile, con una fascia di riferimento che va dai 13 ai 25 anni, non siamo però così selettivi e preferiamo mantenere una alta inclusività accogliendo anche bambini, adulti e persone della terza età (solo in senso anagrafico). Questo aiuta la contaminazione e lo scambio di esperienze anche intergenerazionali.  I partecipanti si accostano a newbook con  motivazioni diverse: chi ha la passione per la scrittura, chi ne vuole fare un mestiere diventando scrittore o giornalista, chi vuole semplicemente fare un’esperienza di aggregazione e di intrattenimento. Insomma la sua forza è anche l’eterogeneità del pubblico.

Nel settore della promozione giovanile esistono esperienza di sistema organizzate come newbookclub?

Ci stiamo impegnando perché questa esperienza possa diffondersi e diventare un modello. Anche la  tesi di laurea a cui sto lavorando (Alessio è laureando in educazione di comunità, ndr) è dedicata al tema della scrittura di comunità. Sto cercando di rintracciare le implicazioni pedagogiche e le basi epistemologiche dell’attività che facciamo con newbook per far in modo che non resti solo un’intuizione iniziale. E’ importante in questa fase ottenere un riconoscimento per facilitare la diffusione di queste buone prassi nelle scuole e nei centri aggregativi. In questo momento l’esperienza di newbook è stata esportata a Napoli e in provincia di Catania. Abbiamo potuto constatare che nel momento in cui ci spostiamo on the road l’esperienza realizzata produce una domanda nuova.

Parliamo della relazione  con la città di Palermo e i suoi spazi. Esiste un attaccamento privilegiato alla città. Il vostro progetto poteva realizzarsi ovunque?

Poteva realizzarsi solo a Palermo, comunque in una realtà metropolitana simile a quella che offre la nostra città. Se devo pensare a possibili luoghi che avrebbero potuto favorire newbook penso a New York, dove sono stato esattamente un anno fa, una realtà comparabile alla nostra sotto l’aspetto della presenza di realtà associative aperte, in un tessuto sociale variopinto: i parchi, il mare, la montagna, le piazze, la strada e una disponibilità a sperimentarsi. Palermo si presta ad accogliere la gente, ad ispirarla e a farla scrivere. Il mio sogno è fare di Newbook un modello esportabile oltreoceano.

Quindi Newbook è un’esperienza urbana, intimamente collegata alla nostra città

Newbook è un’esperienza collegata a Palermo, in presenta di un particolare tessuto sociale che ne fa bellezza, con una dose di memoria storica. La scrittura è anche un’esperienza di assorbimento della memoria e delle energie presenti in un luogo, in un momento che diventa significativo e di forte condivisione. Abbiamo scritto a piazza Pretoria, piazza Verdi, piazzetta Sett'angeli, al foro italico, al caffè del teatro massimo, sulla scalinata delle poste centrali, posti diversi che ravvivano la nostra esperienza in uno scambio reciproco di energie. Ci siamo spinti sino alle pendici dell’etna…

Le storie che nascono dalla vostra esperienza sono singolari o si sviluppano nel tempo e negli appuntamenti?

Tutto si realizza in quel momento spazio temporale. Viene lanciato un tema, limitandosi a spiegare che cosa stiamo facendo, si scrive sul tema del giorno per un’ora scegliendo qualsiasi genere letterario, senza vincoli, in tutta libertà, chiudendo il proprio testo. Si finisce con la lettura e l’ascolto condiviso e pubblico. Si legge tutto e si ascoltano tutti, chi non ascolta non si vive l’esperienza appieno.

Questa esperienza sul piano relazione che cosa produce?

A livello socio educativo la scrittura permette di aprirsi, anche alle persone con un carattere timido e riservato. La scrittura e l’ascolto sono un mezzo potente per arrivare all’altro, per scoprire anche lati del carattere e talenti, il proprio carisma.

Il prossimo appuntamento?

Domani, 11 Giugno alle 10:30 alla Marina di Libri, a Palermo, presso l’Orto Botanico.

 

*Alessio Castiglione, scrittore, esordisce con il  romanzo Vanità soldi fango, finalista nel 2015 al premio letterario Bukowski. E’ impegnato come peer educator presso il centro Tau di Palermo e nel 2016 ha rappresentato per l'Italia a New York Sottosopra, il movimento giovanile per Save the Children.