La Vardera non è un amico di Gesù
La Vardera secondo le ultime indiscrezioni sarebbe un amico fraterno di Giuda
Il giovane giornalista di Villabate, in occasione della presentazione della sua candidatura a sindaco aveva esordito attraverso un video.
"Il mio maestro è Gesù – aveva detto -, non chiuderò le porte a nessuno, sarò lo sconzajuoco per eccellenza. Da adesso si raccolgono le firme: non faremo truffe a 5 Stelle..." Bello, una proclamazione a carattere teologico-metafisico. Insomma Gesù l’ha ispirato, Gesù è il suo maestro, Gesù è il suo Casaleggio.
In The problem of natural evil il filosofo Bertrand Russel affronta la questione del tradimento di Gesù ad opera di Giuda riabilitando la figura del discepolo che non esita a definire provocatoriamente il migliore amico di Cristo, in senso storico.
Perché quello di La Vardera è un tradimento bello e buono nei confronti di tutti: dei palermitani ma, ancora più, della costituzione e del diritto libero e fiduciario verso chi si propone con i documenti in regola di esercitare il voto. Se è vero che la sua candidatura era una messa in scena per la produzione di un docufilm sulle elezioni a Palermo in un solo caso il Rosso Malpelo villabatese sarebbe giustificabile: solo se in questi quattro mesi non fosse stato, con documentate ragioni, in grado di intendere e di volere, cosa non plausibile dal momento che con la patente A giudava, (scusate) guidava il lapino. Anche se il successivo coinvolgimento della Meloni e di Salvini potrebbe costituire un argomento a favore della sua irragionevolezza.
Gesù non può essere il maestro di La Vardera per i seguenti motivi:
-Se Gesù fosse stato suo amico avrebbe impedito il tradimento dei palermitani e avrebbe manomesso la documentazione in modo tale da produrre un vizio di forma e bloccarne la candidatura;
-Se Gesù fosse stato suo amico, lui, il La Vardera finirebbe all’inferno per il tradimento dei palermitani; ci finirebbe con tutto il lapino, e immediatamente, senza casco e con la barba infiammabile. Ancora invece è tra noi, col collare, ma vivo e tra di noi;
-Se Gesù fosse stato amico di La Vardera avrebbe sofferto sulla croce per candidare dopo quasi duemila anni un ragazzo di Villabate? Possiamo pensare che la sofferenza di Gesù valga il 2,59 % dell’elettorato palermitano?
Conclusione logica vuole che Gesù non possa essere amico di La Vardera. A limite delle possibilità di amicizie concesse a La Vardera, solo Giuda poteva spendersi in un rapporto amichevole o di semplice conoscenza.
Io invece penso che il giovane candidato di Villabate non abbia amici, sia un ragazzo solo, annoiato e disagiato. Per questo gli auguriamo il meglio, che possa viaggiare in giro per il mondo in modo da incontrare un mare di gente. Ovviamente percorrendo seicento chilometri al giorno, col lapino.