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Harmony la sex robot che non ti dirà mai di no

Harmony la sex robot che non ti dirà mai di no

Entro il 2050 l’amore con una donna o con un uomo artificiale spodesterà quello vero

Norbert Wiener  e Claude Shannon, padri della teoria dell'informazione e fondatori della cibernetica moderna si occupavano alla fine degli anni 50 del secolo scorso delle corrispondenze fra strutture nervose naturali e strutture artificiali. La cibernetica ha costituito da sempre una frontiera interdisciplinare di grande interesse per la psicologia dell’apprendimento ed ha conosciuto uno sviluppo da sempre caratterizzato dal due versanti: da una parte la ricerca scientifica seria e necessariamente prudente nella formulazione di scoperte; dall’altra parte l’evoluzione rapida di un clima culturale fatto di grandi promesse, animato nell’immaginario dei profani dalle grandi sceneggiature di film monumentali come Blade Runner, Star Wars, Alien,Terminator, Artificial Intelligence, Runeway, Metropolis. L’idea chiave alla base dei modelli matematici e statistici messi a punto dai ricercatori della cibernetica consiste nel tentativo di riprodurre i complicati circuiti del cervello umano. I risultati sin qui espressi, seppure apprezzabili sono ancora modesti e lontani anni luce dagli scenari apocalittici in cui le macchine conducono processi produttivi e governare la società. Motivazione, aspettative, frustrazioni, emozioni, meccanismi di azione e retro-azione, in una parola desiderio e mancanza, sono una prerogativa umana che non potrà mai essere simulata nel linguaggio e nei modelli cibernetici. Che cosa accade invece nel 2017? Che ci si accontenta di miscelare la cibernetica con la gli irrefrenabili bisogni di consumo voluttuario, senza porsi alcuna domanda a carattere etico, come se la scienza applicata potesse rimanere separata dalla sfera dei ragionamenti e dei valori. Il progetto di Matt McMullen, imprenditore californiano, è stato raccontato la settimana scorsa al The Guardian: realizzare il robot sessuale umanoide tecnologicamente più avanzato Harmony è una sex robot, una macchina computerizzata molto sofisticata che può assumere le sembianze della propria compagna: sorride, aggrotta la fronte, cita Shakespeare, si ricorda del tuo compleanno, possiede un grado standardizzato di umorismo al punto che gestisce un bagaglio di barzellette, discute di politica ed esprime opinioni elementari. Con diecimila euro ti riconosce attraverso dei sensori in grado di ‘leggere’ l’ovale del tuo viso ma se vuoi risparmiare te la porti via con meno di cinquemila euro anche se per lei rimarrai uno qualsiasi. Tra le cose, numerosissime, che fanno la differenza tra lei e una donna in carne ed ossa vi è che farà sesso con voi ogni volta che lo vorrete.

Siccome ci troviamo nell’ambito della robotica dove bazzicano teste pensanti pian piano sta crescendo il fronte del no, con gli psicologi e i pedagogisti in testa. Alcuni parlano di deriva psicologica, altri di pericolo sociale e di ‘assassinio delle relazioni umane’. Insomma un bel repertorio di problemi a carattere etico che non si riducono al rischio, acquistando la versione da cinquemila euro, di trovare Harmony a letto con uno sconosciuto. La cosa è più complicata anche se, a dirla tutta, di sesso non è mai morto nessuno, di amore si.