Caro amico ti scrivo … e ti blocco
Lettera di un candidato che non ce l’ha fatta a diventare consigliere comunale a Palermo
Caro amico di Facebook sono molto deluso. Ho controllato i risultati elettorali sul sito del comune di Palermo. Ho preso 27 voti. Sono pochi. Perché rivisitando la pagina di Facebook che ho creato un mese fa per far sapere a tutti i miei 4996 amici che mi candidavo a Palermo ho scoperto che c’erano tanti amici che mi avevano commentato con frasi molto belle ed augurali, del tipo ‘in bocca al lupo’, ‘siamo con te’, ‘palermo ha bisogno di te’, ‘finalmente una persona seria’, ‘speravo nella tua candidatura’, ‘vai Giuseppe che la città è con te’, ‘ci voleva un candidato fresco e giovane di Partanna Mondello’… insomma un sacco di complimenti che mi hanno gasato e un mare di like.
Ho pubblicato 79 post con il mio fac simile e ogni volta ho dovuto scrivere sulle elezioni qualcosa di originale. Le strade, la pulizia, la fognatura, gli autobus, tante foto di sporcizia e mai una parola contro gli altri. Ti ho lasciato libero anche di votare l’altra consigliera sulla mia scheda e di scegliere il sindaco. Io non ero accoppiato e forse ho sbagliato a sentire la mia fidanzata quando mi ha detto che se mi vedeva in un fac-simile con una candidata mi ‘stoccava le gambe’. Avrei dovuto fare candidare mia madre o mia nonna e con la mia fidanzata non ci sarebbero stati problemi.
Erano tutti accoppiati. C’era una femmina accoppiata con sei maschi ed è stata soprannominata l’ape regina ma c’era anche un maschio con due femmine. Alcune coppie non sapevano di altre coppie che si scambiavano i maschi e le femmine. Sembrava una cosa tipo quel privé tanto chiacchierato che mi pare si trovi a Villafrati.
Come sindaco puoi votare chi vuoi non ti preoccupare. Questo è stato il mio motto. Uno mi ha scritto in chat e mi ha detto che avrebbe votato me e il sindaco con la barba, Spallitta. Io non gli ho detto niente, non lo volevo offendere dicendogli che Spallitta è una femmina e che con la barba ci sono invece due candidati. Avrei dovuto domandargli se si trattava di quello con la barba rossa o quello con la barba nera, quello con la bicicletta o quello col lapino ma non l’ho voluto mortificare. Ed ho fatto male perché lui, così come non si ricordava i nomi dei sindaci, non si sarà ricordato di me. Lo so, perché ho trovato dieci voti in un’altra lista, sei voti nel quartiere zisa, un voto come sindaco, due come presidente di circoscrizione.
E poi molti mi hanno votato scrivendo Giuseppe detto fabbrizzio che non c’entra niente. So però che non sono l’unico. Molti sono i candidati votati con ‘detto fabbrizzio’. Anche una mia amica che si chiama Antonella l’hanno votata ‘detto fabbrizzio’ ed ora si è pure lasciata con il suo ragazzo perché il vecchio fidanzato si chiamava, caso vuole, ‘fabbrizzio’.
Io mi sono candidato con Orlando perché sono affezionato a questo sindaco. L’ho incontrato la prima volta nel ’91, avevo tre anni ed ero con mio padre e con mio nonno. Mio nonno è morto tanti anni dopo, durante l’amministrazione Cammarata. Prima di esalare l’ultimo respiro ha detto ‘Orlando, u sinnacu u sapia fari’
Amico mio di facebook ti ho lasciato libero. ‘Vota chi vuoi’ ti ho detto, ‘Forello, La Vardera, Ferrandelli’, anche se molti li chiamavano ‘Fiorello, La Barbera e Fernandel!’ Orlando mi piace anche perché ormai non lo storpiano più, lo hanno scritto sei-sette volte ed hanno imparato l’ortografia.
E anche quando un altro amico di Facebook ha scritto che l’Italia era in mano ai tre fratelli Fiorello non ho detto niente. E quando ha scritto che tutte le edicole facevano pubblicità ai 5stelle all’inizio non l’ho capita questa considerazione, ma poi l’ho capita e non ho detto niente. Anche perché come fa un edicolante a fare pubblicità a Forello se poi i giornali che vende parlano solo del padre di Forello che gioca a tombola?
Non ho mai litigato e non ho mai bloccato nessuno, mai sparlato gli altri candidati perché ognuno si deve fare la sua strada, si deve cercare i voti, casa per casa, profilo per profilo.
Minchia però 27 voti sono pochi, troppo pochi!
Ho fatto tanti sacrifici su Facebook ed ho dovuto scrivere una volta che partanna mondello è stata invasa dai clandestini perché questa cosa dell’invasione andava forte. Alcuni amici pensarono che i migranti arrivavano a Capogallo con le barche e io non li ho smentiti. Poi ho dovuto cancellare il post perché nella segreteria elettorale di Orlando mi hanno rimproverato. ‘Ti chiami Fiorello?’ mi hanno detto.
Comunque domani ti blocco, blocco tutti, mi tengo 27 amici, quelli che mi hanno votato. Datemi il tempo di capire chi sono e vi blocco tutti. Io ho passato nottate a leggere facebook e ho fatto due campagne elettorali: una su Facebook e una girando nel quartiere. Spesso quando giravo le case mi chiedevano se ero su Facebook e facevo vedere il mio profilo e alla fine degli incontri mi facevo i selfie con le persone che avevo incontrato per postarli su Facebook. E ridevano tutti, ridevano dentro i selfie. Minchia come ridevano! Ma 27 voti sono pochi! Domani vi blocco.